Selvatici

Il lupo

Immagine di copertina di www.wwf.it

Nome in latino: Canis lupus lupus

 

Sistematica

 

LUPO GRIGIO

CLASSEMammalia
SOTTOCLASSETheria
ORDINECarnivora
SOTTORDINECaniformia
FAMIGLIA Canidae
SOTTOFAMIGLIACaninae
GENERECanis
SPECIEC. lupus

Descrizione e distinzione dei sessi

Il lupo è il  più grande e robusto canide esistente sulla terra.

Vive in un branco costituito mediamente dai 4 ai 6 esemplari.

Presenta una corporatura snella e robusta, con una schiena pendente.

Il collo è poderoso, le orecchie sono corte e la coda raggiunge una lunghezza dai 30 ai 50 cm.

Gli arti sono lunghi e gli  permettendo di essere molto agile e veloce durante le varie situazioni di caccia nei vari territori.

Le femmine rispetto ai maschi si presentano con una struttura più esile e più minuta.

Il lupo dispone di denti robusti, in grado di esercitare una forza di 400 libbre per pollice quadrato.

Grazie al suo corpo riesce a raggiungere una velocità massima di 50-70 km all’ora, ed è in grado di effettuare grandi balzi, anche fino a 5 metri.

Oltre a questo, il lupo ha la capacità di mantenere una velocità costante piuttosto elevata, circa 50 km/h per una ventina di minuti, garantendogli così un un enorme vantaggio decisivo durante le azioni di caccia.

In base al luogo in cui si trova il lupo, le dimensioni e il peso sono differenti.

Mediamente il lupo si presenta con una lunghezza di che varia dai 105 ai 160 cm, l’altezza al garrese si aggira tra gli 85 e 90 cm.

Il peso può variare dai 40 ai 45 kg , le femmine solitamente pesano 5 kg in meno rispetto ai maschi.

Al giorno d’oggi è difficile trovare un esemplare con un peso che superi i 50 kg.

Il mantello del lupo grigio varia con diverse colorazioni in base al luogo in cui si trova.

I colori variano dal nero, al bruno, al grigio, al crema, all’ocra fino al quasi bianco totale.

Il mantello durante il periodo invernale è morbido e molto denso.

I peli più lunghi del lupo si sviluppano sul collo, sulle spalle e sulla schiena.

D’inverno grazie al suo manto, riesce a sopportare temperature gelide fino a -40°c.

Non si nota un gran dimorfismo sessuale tra il lupo maschio e il lupo femmina, anche se quest’ultima, dove il manto lo permette, può presentare alcune sfumature di color rossiccio.

Esemplare di lupo mentre fiuta una traccia.
Immagine di www.ansa.it

Habitat

Anticamente il lupo grigio popolava l’Eurasia e il Nord America.

L’habitat del lupo attualmente si distribuisce nell’emisfero nord, coprendo una grande varietà di territori come pianure, deserti, Boschi, montagne, Taighe..

Il lupo è in grado di sopravvivere in molti contesti diversi e di nutrirsi di ogni fonte di cibo disponibile.

Il suo territorio può oscillare da un minimo di 120-150 km quadrati fino ad un massimo di 400 km quadrati.

I suoi punti di forza sono la velocità, l’elevata adattabilità, l’organizzazione sociale in branco e la territorialità.

Nel mondo oggi si stimano circa 300.000 lupi (censimento effettuato nel 2003).

In Europa ci sono circa 17.000 esemplari, dove più di 2.000 si trovano nel nostro paese.


Riproduzione

Il periodo degli amori per il lupo avviene tra Gennaio e Marzo.

Questo mammifero effettua solo 1 cucciolata durante l’anno.

In base al luogo in cui si trova, il periodo decade fra i mesi citati prima.

Nel branco solo il maschio alfa e la femmina alfa si accoppiano, mentre per gli altri non è cosi.

Durante il periodo degli amori è normale che gli altri componenti del branco dimostrano più tensione sociale riguardo i propri ruoli; questa situazione si concluderà solo alla fine del periodo riproduttivo.

Il parto della femmina avviene in una tana, comunemente situata vicino ad un corso d’acqua.

Il periodo di gestazione è di 63 giorni e solitamente partorisce 3-4 cuccioli dal peso medio di 500 grammi.

Tutto il branco partecipa alla crescita e alla difesa dei cuccioli.

Soltanto dopo 2 settimane, i lupacchiotti apriranno gli occhi e cominceranno ad esplorare i dintorni della tana.

A 8 settimane i cuccioli si sposteranno nei punti di ritrovo, posti dove gli esemplari adulti del branco rigurgiteranno parte del cibo (in parte digerito) che sfamerà i cuccioli.

I nuovi arrivati restano all’interno del branco per circa di 2 anni, periodo in cui impareranno a cacciare ed essere autosufficienti.

Al termine di questo tempo, i giovani lupi possono lasciare il branco d’origine e formarne uno proprio o cercare di assumere un ruolo dominante in quello in cui sono cresciuti.

Un branco di lupi.
Immagine di www.agi.it

Alimentazione

L’alimentazione del lupo è prevalentemente carnivora, anche se in luoghi d’alta montagna, con scarsa reperibilità di nutrimento, non è strano vederlo mangiare uccelli, piccoli roditori e addirittura frutta.

Il suo fabbisogno giornaliero si aggira sui 2 kg di carne, che reperisce da animali selvatici come caprioli, camosci, cervi, cinghiali, mufloni, renne, bisonti, alci..

Non disdegna assolutamente il bestiame domestico, negli ultimi tempi le predazioni subite dagli allevatori sono aumentate a dismisura, costringendo quest’ultimi a dotarsi di recinzioni apposite e cani “anti-lupo”.

In caso estremo il lupo può mangiare anche le carcasse di animali rinvenuti sul suo territorio.

Il branco quando si nutre di una preda la divora quasi completamente, scartando solo la testa, le ossa più lunghe e le estremità degli arti.

 

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