Selvatici

Il colombaccio

Nome in latino: Columba Palumbus

 

Sistematica

 

COLOMBACCIO

ORDINE                     Columbiformes

FAMIGLIA                 Columbidae

SOTTOFAMIGLIA    Columbinae

TRIBU’                         Columbini

GENERE                     Columba

SPECIE                        C. palumbus


Descrizione e distinzione dei sessi

Il colombaccio, chiamato anche palombo o palombaccio, è il più grande e prolifero della specie dei columbidi presente in Europa.

Questo volatile ha delle dimensioni che vanno dai 40 ai 42 cm di lunghezza, con un’apertura alare di 75- 80 cm e un peso che varia dai 360 a i 580 grammi.

Il palombo si presenta con una colorazione del piumaggio assai particolare.

La testa e la schiena si presentano con una colorazione bluastra.

Il becco è appuntito e ricurvo, con una colorazione rosata, alla base giallognolo.

Il petto è di colore rosa-grigio chiaro, con delle sfumature che vanno dal rosa nelle parti inferiori al verde sul collo.

La coda è squadrata con una colorazione scura, come le punte delle ali.

Le zampe si mostrano di colore rosa.

Particolarità tipica di questo animale è la presenza di 2 macchie bianche sul collo, che non vanno a formare un anello.

Altra caratteristica importante sono le bande verticali bianche presenti sulla parte superiore delle ali (chiamate specchietti) ben visibili durante il volo.

La distinzione dei sessi è veramente difficile, anche se il maschio si presenta con dei colori più accesi e una taglia leggermente più grossa.

Da notare la tipiche macchie bianche presenti su entrambi i lati del collo e le fasce bianche situate sulla parte superiore delle ali.

Habitat

Il colombaccio lo possiamo trovare in tutte le foreste particolarmente in quelle ad alto fusto, boschi di querce, faggi e pinete.

Nonostante questo non è un caso trovare questo volatile nei parchi e nei giardini urbani.

Il colombaccio lo possiamo rinvenire in tutta Europa e medio Oriente, dalla zona del Mar Nero fino ai territori a nord dell’Algeria, della Tunisia e del Marocco.

E’ un volatile che tende a migrare nei territori a sud in autunno, questo per la ricerca di temperature più calde e di cibo, per poi ritornare a Nord in primavera.

Nonostante questo suo tipico comportamento da migratore, se l’animale trova un luogo in condizioni favorevoli di cibo e temperatura, ci può stanziare.


Riproduzione

Il colombaccio inizia il suo periodo di riproduzione nel mese di Aprile.

I maschi sono pronti a riprodursi già all’età di 3-4 mesi, mentre le femmine dai 6-7 mesi.

L’esemplare maschio compie una sorta di corteggiamento per conquistare la femmina.

Questo corteggiamento è caratterizzato da delle parate nuziali svolte sugli alberi e in volo, con la particolarità di somministrare del cibo alla femmina.

Sia il maschio che la femmina cooperano per la costruzione del nido.

Colombaccio nei pressi di una zona urbana alla ricerca di materiali per la costruzione del nido.

La femmina depone 1-2 uova all’anno, che vengono covate per 17 giorni da entrambi i genitori.

Solitamente il maschio le cova durante il giorno e la femmina durante la notte.

I piccoli vengono nutriti con una poltiglia generata dal gozzo e restano nel  nido per una durata che va dai 21 ai 35 giorni ( 3-5 settimane ).

Colombaccio che accudisce il nido.
Immagine diwww.sgd-group.com

Alimentazione

Il colombaccio si nutre principalmente di bacche, germogli, graminacee, leguminose, semi, pomi, mais, radici e a volte pure di piccoli insetti e vermi.

In autunno e in inverno si cibano delle ghiande delle querce e delle sementi dei faggi.

Colombacci al pascolo su un prato alla ricerca di qualche insetto o verme.

 

 

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