La flora alpina
Un’incredibile varietà
- Prati: Stelle alpine, genziane, narcisi, ranuncoli, violette e molte altre specie colorano i prati alpini durante la stagione estiva.
- Boschi: Abete rosso, pino cembro, larice e peccio formano boschi rigogliosi che offrono riparo e cibo a numerose specie animali.
- Zone rocciose: Sassifraghe, campanule, edraie e licheni si adattano perfettamente alle superfici rocciose, spesso colonizzando anche le pareti più impervie.
- Ghiacciai: Alcune specie estremofite, come la criptogama delle nevi e l’alghe glaciali, riescono a sopravvivere persino sui ghiacciai perenni.
Adattamenti ingegnosi
- Dimensioni ridotte: le piante alpine sono spesso di dimensioni ridotte, il che aiuta a ridurre al minimo l’esposizione al vento e al freddo.
- Foglie piccole e spesse: le foglie piccole e spesse aiutano a ridurre la perdita d’acqua e a trattenere il calore.
- Pubescenza: i peli sulle foglie e sui fusti possono aiutare a intrappolare l’aria calda e a proteggere le piante dal vento e dal freddo.
- Radici profonde: le radici profonde aiutano le piante ad ancorarsi al suolo e ad assorbire l’acqua e i nutrienti.
- Fiori appariscenti: i fiori appariscenti attirano gli impollinatori, che sono necessari per la riproduzione.
Periodi di fioritura
La flora alpina è straordinariamente varia e colorata, con una fioritura che si estende da Aprile a Ottobre, a seconda dell’altitudine e dell’esposizione.
Ad aprile e maggio, quando le nevi si sciolgono a quote più basse, iniziano a fiorire i primi fiori alpini, come:
- Crocus alpino (Crocus albiflorus)
- Soldanella alpina (Soldanella alpina)
- Bucaneve (Galanthus nivalis)
- Primula acaulis (Primula acaulis)
Da maggio a luglio, la fioritura si intensifica e i prati e i pascoli alpini si colorano di mille sfumature, con:
- Anemone narcisina (Anemone narcissiflora)
- Ranuncolo dei ghiacciai (Ranunculus glacialis)
- Giglio martagone (Lilium martagon)
- Rododendro ferrugineo (Rhododendron ferrugineum)
- Genziana maggiore (Gentiana lutea)
- Pulsatilla alpina (pulsatilla alpina)
Ad agosto e settembre, fioriscono le ultime specie alpine, come:
- Aster alpino (Aster alpinus)
- Sassifraga oppositifolia (Saxifraga oppositifolia)
- Semprevivo montano (Sempervivum montanum)
Oltre al periodo di fioritura, anche l’altitudine e l’esposizione influenzano la distribuzione della flora alpina.
In generale, le specie più delicate si trovano a quote più basse e in zone riparate, mentre le specie più resistenti si trovano a quote più elevate e in zone più esposte.
La flora alpina è un patrimonio prezioso da tutelare.
È importante non raccogliere fiori e non calpestare i prati alpini per preservare la bellezza e la biodiversità di questo ambiente unico.
Periodo invernale
La flora alpina è straordinariamente resiliente e si è adattata alle dure condizioni invernali.
Le temperature possono scendere fino a -20°C e la neve può cadere per molti mesi dell’anno.
Tuttavia, molte specie di piante sono in grado sopravvivere a questo clima rigido e prosperare anche in inverno.
La flora alpina spesso ha foglie piccole e spesse che aiutano a ridurre la perdita di acqua.
Inoltre, le loro radici possono immagazzinare acqua e nutrienti per aiutarle a superare i mesi invernali.
La flora alpina è una parte importante dell’ecosistema alpino e fornisce cibo e riparo a molti animali selvatici.
È anche una bellezza da vedere e una fonte di gioia per molti escursionisti e visitatori.